sabato 10 gennaio 2015

Monte delle Figne (1172 m) 


Ai confini tra le regioni Piemonte e Liguria, una bella e facile escursione nel vicino Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo, per raggiungere la sommità del 

Monte Figne m 1172 s.l.m. 

dalla cui cima, quando le condizioni di visibilità lo consentono, è possibile godere di splendidi e incredibili panorami.
Partiti dal Valico degli Eremiti (559 m s.l.m.), all'incrocio delle Provinciali 165 (da Mornese/Bosio alle Capanne di Marcarolo) e 166 (da Voltaggio al Colle degli Eremiti), abbiamo percorso il sentiero che sale verso il Monte Tobbio, dal vallone ad est. 

In un'oretta circa abbiamo raggiunto il Passo della Dagliola (856 m s.l.m.),  luogo suggestivo alla congiunzione tra la valle del Rio Lavezze e i bacini del Rio Vergone-Gorzente. 

Da qui poi abbiamo preso per il sentiero, segnalato con un quadrato giallo, che si diparte in piano sulla sinistra, verso il Ponte Nespolo, attraverso pianori erbosi, affioramenti rocciosi e tra rari pini. 

Il percorso prosegue in piano fino ad arrivare in una zona boscata che vede la presenza di rovere, castagno, nocciolo e biancospino.
Sbucati su una carrareccia si tiene la destra, giungendo in breve alla Cascina Carrosina, ove abbiam consumato il pranzo al sacco. 

Superata l’abitazione il sentiero (da qui in avanti segnalato con due croci gialle) inizia a salire in maniera lieve ma costante sulla carrareccia che attraversa ampi pascoli intervallati da pietraie e isolati alberi di sorbo montano, rovere e carpino nero. 
Da qui, il vicino Monte Tobbio (1092 m s.l.m.), visibile da ogni parte della provincia di Alessandria e non solo, nonostante esso dalla pianura appaia a praticamente a pare del Monte delle Figne, cominciava ad esser effettivamente più basso. Molto particolare la vista della tipica chiesetta in cima al Tobbio con lo sfondo alplino, nello specifico il Gran Paradiso.

La strada carrabile termina nei pressi di un abbeveratoio per il bestiame, dove si trova l’imbocco del sentiero che sale in maniera decisa verso la vetta; attraversati pascoli e tratti rocciosi si arriva in cresta, dove si prosegue quasi in piano verso la sommità, guidati dalla piccola croce metallica (caposaldo topografico composto da tre putrelle metalliche sovrastate da una piccola croce di vetta) che segna la meta, il monte delle Figne (mt. 1172).
La giornata era un po' ventosa, ma la temperatura era particolarmente calda, rispetto al periodo.


Da qui la vista spaziava dall'appennino a est (Ebro, Lesima, Antola) a quello a ovest (Tobbio, Beigua), arrivando fino alle Alpi, da quelle liguri alle piemontesi fino alle lombarde!